“Valentine Morgenstern (Jonathan Rhys Meyers) tiene giù stretta Clary Fray (Lily Collins) su un lungo tavolo di legno. E’ arrabbiato, ed è sempre più frustrato ogni secondo che passa. Al suo fianco Jace Wayland (Jamie Campbell Bower), coperto di tatuaggi, e sembra sconvolto. Dopo un pò di tempo, Valentine grida “Voglio la mia coppa!” Un secondo più tardi, sbatte la testa di Clary sul tavolo, si volta e colpisce Jace. Immediatamente Jace dice, “avevi detto che non le avresti fatto del male!” e a quel punto afferra un lungo bastone di legno per attaccare. Un secondo dopo, sento il regista Harald Zwart gridare ‘taglia‘.
Ma lasciatemi tornare indietro un secondo.
Circa quattro mesi fa, ho visitato il set di The Mortal Instruments: City of Bones con alcuni giornalisti quando la produzione girava a Toronto. Sul set ho partecipato a interviste di gruppo con il cast e gli altri membri, ho guardato girare alcune scene, e ho visto con i miei occhi come è stata portata in vista l’estremamente popolare serie di Cassandre Clare.
[...]
Dato che eravamo al 40esimo giorno su 55, la produzione aveva parecchi footage, e ce ne hanno mostrato 5 minuti. Non sarò specifica su cosa abbiamo visto (sebbene molte scene sono anche nel trailer), quello che mi ha impressionato di più è stato quanto buono sembra anche senza effetti speciali. La ragione è il registra Harald Zwart. Ci hanno detto che Zwart voleva fare il più possibile con la “cinepresa,” ciò vuol dire costruire grandi set reali e dargli vita negli studi del suono. Mentre molti film confidano sullo schermo verde e CGI, se puoi farlo con la telecamera, sembrerà sempre migliore. Inoltre, girando con la cinepresa, se hai bisogno di aggiungere effetti speciali, appariranno sempre migliore perché lo sfondo è reale.
Un’altra cosa che mi ha impressionato sui set e i footage è stata l’attenzione ai dettagli. Era come se la produzione avesse passato il tempo a far sì che i set fossero vivi. E mentre camminavamo per la Biblioteca e l’appartamento di Clary, sembrava che avessero speso molti soldi per rendere tutto credibile. Onestamente, la produzione appariva e si sentiva molto più grande di quanto mi aspettassi.
Dopo aver camminato tra i set e averli guardati girare la scena che ho menzionato all’inizio, abbiamo potuto parlare con il cast e la troupe. Dato che so che molti di voi vogliono conoscere solo i punti salienti, ho fatto una lista: “Le 35 Cose Da Sapere Sul Film.”
Comunque, so che molti di voi vorranno sentire o leggere le interviste complete, perciò in fondo all’articolo ci sono i link per tutto.
35 Cose Da Sapere Su The Mortal Instruments: City of Bones
Harald Zwart:
- Zwart voleva dare delle base materiali prendendo le idee magiche di Cassandra e spiegarle quasi scientificamente.
- Zwart voleva garantire una chiusura emozionante piuttosto che avere semplicemente un finale che collegasse il successivo libro/film.
- Zwart ha pensato al film più come un Amadeus piuttosto che a un film di mostri in termini di approccio visivo.
- Zwart si consulta con Cassandra Clare quando si blocca, chiedendole di scrivere nuove pagine quando vuole una soluzione differente su come ultimare le cose.
- Il set della sotterranea Città di Ossa contiene migliaia di modelli differenti di teschi di differenti età.
- I libri della Clare sono stati originariamente selezionati da Michael Lynne e Bob Shaye, i produttori esecutivi della trilogia de “Il Signore degli Anelli”.
- Clare si è legata molto al direttore del casting, che l’ha portata a diventare più coinvolta con le decisioni creative, nonostante gli scrittori di solito sono tenuti all’oscuro.
- Clare voleva che gli attori “incarnassero lo spirito o catturassero l’essenza del personaggio” piuttosto che corrispondere perfettamente alle descrizioni fisiche.
- Clare ha stipulato che, dato che il personaggio di Magnus nei suoi libri è Asiatico, la persona che lo interpretava doveva avere una discendenza Asiatica.
- I fans del libro saranno felici di sentire che solo qualche retroscena della storia si è persa nell’adattamento, poiché la Clare ha lottato per mantenere tutte le scene importanti dal libro al film.
- La Clare dice che sono stati fortunati ad avere Lily Collins, che è una fan dei libri e porta “reale possibilità di narrare al personaggio.”
- La chimica tra Jamie Campbell Bower e Lily Collins ha reso così felice la Clare che ha pianto.
- Il fanbase ha avuto valore significativo nell’input del processo creativo del film dato che i produttori hanno guardato attentamente le fan art per gestire la visione di quel mondo.
- La protagonista, Clary, è più grande nel film che nei libri, ma la sua età esatta non è mai menzionata.
- La Warner Bros. aveva originariamente acquisito i diritti per The Mortal Instruments. Kulzer sostiene che stessero cercando il prossimo Harry Potter, ma avevano problemi con la protagonista femminile e hanno probabilmente lasciato andare i diritti. Kulzer ha comprato i diritti e lo ha portato alla Sony.
- I produttori hanno avuto problemi a trovare un “grande, regista di successo” a causa dei pregiudizi sugli adattamenti young adult. Ma Zwart, fresco dei $350 millioni del successo di The Karate Kid, è arrivato e ha sconvolto Kulzer con “un’intera pila di bozze” e una visione del film molto specifica.
- La Collins è entrata nel cast quando era poco conosciuta. Ma il ritardo della produzione ha reso più facile venderlo ai finanziatori quando Mirror, Mirror è uscito e hanno potuto dire, “Guarda, c’è un enorme tabellone e c’è Julia Roberts e c’è Lily Collins e lei è la protagonista del mio film.”
- Nel libro, Clary ha 15 anni. Lei è più grande nel film perché volevano indirizzarlo ad un pubblico più adulto.
- Kulzer spiega coloritamente che hanno modificato l’età perché “se hai una 15 che dice ‘oh mio dio’ voglio fare sesso con questo ragazzo, vai in galera.”
- Kulzer dice, “Il pubblico più leale adesso è quello delle giovani donne.” Lui crede che lo studio system non ha coinvolto quanto dovrebbero il pubblico femminile. Carmody and Kulzer cercano “personaggi femminili forti ed indipendenti,” come nei film di Resident Evil e Silent Hill.
- Cassandra Clare è stata molto coinvolta nel processo di decisione delle scene che dovevano essere nel film e quelle da tagliare per il tempo.
- Ecco come Kulzer descrive i toni del film: “è epico, è azione, è sci-fi. In alcune parti gioca sul giovanile, sai, dove c’è Simon che si trasforma in un top o le moto dei vampiri.”
- Ci sono sei libri della serie adesso, perciò i produttori hanno buttato un occhio al franchise. Dato che le star di Twilight e Harry Potter adesso sono multimilionarie, rende più difficile negoziare anche con i relativi sconosciuti e legarli in contratti a lungo termine.
- Collins non ha incontrato l’autore fino a pochi giorni prima di cominciare a filmare.
- Il set dell’Istituto è esattamente come la Collins l’aveva immaginato, e si è emozionata la prima volta che l’ha visto.
- Quando la Collins ha fatto il primo test con Jamie Campbell Bower, si è voltata verso i produttori e ha detto “Questo è Jace.”
- Il processo di produzione sul set è stato molto collaborativo col cast, dato che Zwart ha invitato gli attori a dare input riguardanti i cambiamenti dei loro personaggi.
- La sceneggiatura ha subito molti cambiamenti da quando è stato scritto due anni prima che cominciassero le riprese. Le prime bozze erano molto romantiche, le successive hanno ampliato l’aspetto azione/avventura.
- Quando Bower è stato preso nel film, non sapeva che poteva essere un possibile franchise.
- Bower ha cominciato ad allenarsi 3 mesi prima delle riprese. Non voleva che il personaggio somigliasse ad un atleta, voleva avere più l’aspetto di una rockstar super smilzo.
- Bower ha letto le reazioni online [alla sua entrata nel ], e l’ha reso desideroso di provare ai fan del libro che era la persona giusta per interpretare Jace.
- Harris dice che il ruolo di Hodge gli è sembrato un personaggio divertente. In più, adora che ci sia un pò di Fringe nella storia: “Ci sono mondi paralleli, c’è un mondo accanto all’altro, e questo mondo d’ombra esiste al fianco del mondo in cui noi viviamo e vediamo.”
- Dato che Hodge era uno Shadowhunter, ha un tatuaggio sul collo. Harris ha indossato il tatuaggio sul collo fuori dal set ogni tanto – la sua ragazza è una fan.
- Harris è pesantemente truccato, con una cicatrice di protesi e una parrucca bianca. Ha scherzato dicendo, “La cosa è alquanto scioccante. Ti guardi allo specchio e vedi quello che potresti diventare tra un paio d’anni.”
- Harris dice che ha preferito “l’enigma morale” di Hodge nel film più che nel libro. Conosce la differenza tra giusto e sbagliato, ma si comporta anche “puramente per salvarsi il culo dalla situazione in cui è rimasto bloccato..”
- Harris ha amato il brivido del recitare una scena di combattimento con Robert Maillet— che descrive come “un uomo fottutamente enorme”—perché si rende conto che l’avrebbe “sbriciolato” se si fosse avvicinato.
Articolo realizzato e tradotto da TMI Italia
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